Il contratto a chiamata viene stipulato quando il datore di lavoro non può determinare la frequenza con cui si avvarrà della prestazione del lavoratore, e se ne avvarrà solo all’occorrenza, in caso di necessità.
Il lavoratore offrirà quindi prestazioni di carattere discontinuo o intermittente.
Anche questo contratto può essere a empo determinato o indeterminato, ma il lavoratore non può lavorare per lo stesso datore di lavoro per un periodo superiore alle 400 giornate nell’arco di tre anni fatta eccezione per i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.
Superato il limite di queste 400 giornate, il contratto deve trasformarsi in un rapporto a tempo pieno o a tempo indeterminato.
Sono previste due forme di contratto a chiamata:
Il contratto a chiamata può essere stipulato solo con soggetti di età inferiore ai 25 anni oppure superiore ai 45, anche in pensione.